Centro di Studi Tassiani | Agg. bibl. – Torquato Tasso e il desiderio di unità
59783
post-template-default,single,single-post,postid-59783,single-format-standard,qode-core-1.2,ajax_fade,page_not_loaded,,pitch-ver-1.8, vertical_menu_with_scroll,smooth_scroll,overlapping_content,grid_1300,blog_installed,wpb-js-composer js-comp-ver-5.0.1,vc_responsive

Agg. bibl. – Torquato Tasso e il desiderio di unità

Con piacere segnaliamo l’uscita di un volume tassiano di certo interesse:

Corrado Confalonieri, Torquato Tasso e il desiderio di unità. La «Gerusalemme liberata» e una nuova teoria dell’epica, Roma Carocci, 2022.

Forma alle origini della letteratura occidentale, l’epica è sempre stata teorizzata in contrasto con altri generi letterari, quelli che l’avrebbero perfezionata (come la tragedia secondo Aristotele) o che ne avrebbero in parte preso il posto, dal romanzo cavalleresco al romanzo moderno, il novel. Il volume riattraversa criticamente queste diverse fasi di teorizzazione – la poetica di Aristotele e quella di Orazio, le poetiche cinquecentesche, la filosofia di Hegel e le successive teorie dei generi letterari – per mettere in luce i motivi che ancora ostacolano la possibilità di vedere le ambiguità formali e ideologiche dell’azione eroica e dei testi che nel tempo hanno provato a raccontarla. Punto di riferimento teorico e interpretativo è la Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, poema di cui viene presentata una lettura innovativa che supera la tradizionale dicotomia tra unità epica e varietà romanzesca dimostrando come l’unità sia un desiderio più che un risultato: un desiderio che la componente epica consente di esprimere ma che è questa stessa componente – e non quella romanzesca che pure apparentemente vi si oppone – a impedire di soddisfare.

 

Del medesimo autore si segnalano inoltre i due capitoli tassiani, Lontano da qui. Torquato Tasso, “Re Torrismondo” e Coda. Da Tasso a Tolstoj. Poetica della tragedia e filosofia del tragico, nel volume “Queste spaziose loggie”. Architettura e poetica nella tragedia italiana del Cinquecento (Napoli, Loffredo, 2022).