Rappresentazione dell’Aminta di Torquato Tasso
Sabato 19 novembre 2016
Rappresentazione dell’Aminta di Torquato Tasso
Ore 20.45, Sala delle Carte del Teatro alle Grazie di Bergamo (via Papa Giovanni XXIII, 13)
Nella vita tormentata del Tasso il dramma pastorale “Aminta” appare come una pausa (l’unica forse) di autentica felicità creativa. Il poeta lo compose nel 1573 per una festa della corte estense di Ferrara, nella villeggiatura ducale del Belvedere: il gusto cortigiano traspare nelle allusioni sottili a fatti e personaggi del tempo, così come la tecnica squisita della composizione, l’equilibrio delle parti, la musicalità mirabile del linguaggio, rendono il senso di una stagione di suprema raffinatezza artistica e culturale. Sotto nomi pastorali e in forma drammatica, l’Aminta, è in effetti un poemetto lirico, narrazione drammatizzata anziché vera rappresentazione. Sulla scena si svolge la tenue vicenda di un idillio giovanile (l’amore fra il pastorello Aminta e la ninfa Silvia) proiettata sullo sfondo di quel mitico mondo pastorale che era divenuto un ideale rifugio nell’ambito dell’immaginazione letteraria del cinquecento. Ma l’artificio della finzione appare come consumato nell’incanto di una atmosfera favolosa, in cui si effonde, suggestivo e ambiguo, il vagheggiamento di una vita immersa nella freschezza della natura protesa al godimento dell’amore e del piacere, intuito come suprema, misteriosa attrazione dell’esistenza.